All the comics that’s fit to print*
- 27 Febbraio 2018
- 3 Commenti
C’è un momento che adoro, nel film The Post, di Steven Spielberg. Tutto il film si incardina sulla complessa decisione se stampare o meno un articolo, in un momento in cui in gioco c’è molto più della già pur importantissima asserzione del diritto di cronaca. E quando la decisione viene presa, è Bob Odenkirk – che recita nel ruolo del giornalista Ben Bagdikian – che ha verificato i fatti, ed è sempre lui che dà l’ordine di avviare la stampa. Poi si siede alla sua scrivania, mette le mani sulla sua Underwood per cominciare a lavorare a un nuovo articolo, e tutto ciò che si trova nel suo campo visivo comincia a tremare, come se ci fosse un lieve terremoto. È la rotativa, al piano terra delle sede del Washington Post, e il palazzo è solo la prima delle cose che quell’edizione farà tremare. Bagdikian alza lo sguardo, esita un istante, poi ricomincia a martellare i tasti della macchina per scrivere.
Ci sono tre cose che mi colpiscono nel profondo, a livello personale, in questa scena: che è molto importante decidere coscienziosamente cosa stampare e cosa no, che quando un libro nasce noi stiamo sempre già pensando al prossimo e che stampare cultura fa tremare le fondamenta dei palazzi.
Questo è il mio post di benvenuto al nuovo sito BAO Publishing. Lo scrivo poche ore prima che il sito venga reso pubblico, e mentre lo faccio mi domando se ci siamo accorti di tutti i problemi tecnici, se li abbiamo risolti tutti in anticipo. Probabilmente no, e ce li farete notare voi. Ve ne siamo già grati. C’è stato un tempo in cui anche la BAO stessa era piccola, nuova, piena di difetti e di buone intenzioni. È stato ascoltando le voci di chi ci seguiva, chi ci leggeva, chi ci scopriva che abbiamo smussato gli spigoli e che siamo cresciuti, come Casa editrice e come individui. Faremo lo stesso qui, per darvi la migliore esperienza di consultazione del nostro catalogo possibile.
E non ci limiteremo di certo al sito! Da quest’anno pubblicheremo un po’ meno libri dell’anno scorso, e l’anno prossimo qualcuno meno ancora. Lo possiamo fare serenamente perché, grazie all’affetto dei lettori per i nostri autori, le tirature negli ultimi anni sono aumentate e non abbiamo bisogno di far crescere il numero delle uscite per proteggere il fatturato. Questo è successo in larga parte grazie agli autori italiani, i cui libri sempre più spesso vengono ristampati entro pochi mesi dal debutto sul mercato. La cosa ovviamente ci riempie d’orgoglio e, nel ragionare sulla riduzione delle uscite, ci ha indotto a non voler alterare il numero totale di progetti italiani che pubblichiamo ogni anno. Si può quindi dire che a fine 2019 saremo un editore che pubblica grosso modo un 50% di titoli italiani e un 50% di titoli importati. Questo farà di noi un editore ancora più atipico del solito, e già lo eravamo parecchio, dato che quasi il 70% delle nostre vendite avviene nelle librerie generaliste (dove rappresentiamo il 25% del mercato nazionale del fumetto), mentre quando siamo nati, otto anni fa, quel comparto corrispondeva all’incirca al 20% delle vendite di un editore che non fosse distribuito anche in edicola.
Vorrei riuscire ad aggiornare questo blog una volta a settimana. Prendo questo impegno, anche se guardando il calendario capisco che a maggio la mia determinazione vacillerà, perché se lo dico pubblicamente magari sarò più assiduo nel farlo. Tutto ciò che facciamo, ogni singola decisione che prendiamo, è a favore dei lettori, quindi in un certo senso ogni post sarà per loro. Però le Case editrici sono parti di una filiera produttiva e commerciale unica, che va da un’idea alle mani del lettore (e se il lavoro è fatto bene, dalle mani al cuore) e noi crediamo che sia profondamente importante condividere le conoscenze, la capacità critica e quella tecnica, con tutta la filiera e con chi ne fruisce. Il sapere deve essere open source, sempre. Quindi il blog si rivolgerà agli autori (o aspiranti tali), al comparto commerciale, ai professionisti dell’editoria e cercherà di essere chiaro, fruibile e diretto. Se avrete domande, o temi che volete che vengano trattati, vi basterà lasciare un commento sotto a un qualunque post, e lo prenderò in considerazione.
Buona navigazione del nuovo sito BAO. Racconta una storia, la nostra, che è in continua evoluzione. È fatta di libri, ma anche e soprattutto di persone. Voi siete una parte importante del motivo per cui il nostro lavoro ci viene bene e ve ne siamo profondamente grati.
A tra una settimana!
michele.
* È Il motto del New York Times, parafrasato. “All the news that’s fit to print”. E di cosa valga la pena pubblicare parleremo, qui, molto presto.
3 commenti su “All the comics that’s fit to print*”
Fantastico! Spero vivamente nell’aggiornamento settimanale!
Michele,
cominciavo a sentire la mancanza dei Tipi di Bao.
i Tipi di Bao is BAOutiful e noi te ne saremo, per sempre, estremamente grati.