Dieci anni, dieci libri – 2010
- 8 Gennaio 2019
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Quest’anno, per festeggiare dieci anni di attività, BAO Publishing realizzerà una spilla al mese a ricordo di un titolo fondamentale per il proprio catalogo. La prima, dedicata al 2010, è di I Kill Giants. Ne esistono cinquecento pezzi, e viene spedita in omaggio – fino a esaurimento – con ogni ordine allo Shop Online BAO, fino al 31 gennaio.
Quando, nell’inverno del 2009, creammo il piano editoriale BAO del 2010, non c’erano titoli italiani e la maggior parte dei fumetti che avevamo acquisito venivano dalla Francia. I titoli americani erano di piccolissime etichette (come Tigre! Tigre! Tigre! di Scott Morse). All’ultimo momento, Caterina ebbe un’intuizione e mi propose una miniserie uscita per Image Comics da pochi mesi. Si trattava di I Kill Giants, era in bianco e nero e non c’era un supereroe tra le sue pagine a pagarlo oro.
La cosa era a suo modo strana, dato che era un fumetto scritto da Joe Kelly. Joe ha scritto quasi ogni personaggio Marvel e DC (e alcune delle mie storie di Superman preferite in assoluto), ed è uno dei quattro membri di un collettivo che si chiama Man of Action. Insieme agli sceneggiatori Joe Casey e Steven T. Seagle e al disegnatore Duncan Rouleau, sono i creatori di cosette come Ben Ten, Generator Rex e dei personaggi di Big Hero 6, il film animato Disney. Ciascuno di loro ha continuato, negli anni, a creare anche storie personali, e un giorno Joe ha incontrato JM Ken Niimura. Classe 1981, nato a Madrid ma di origine giapponese, Ken è un disegnatore dallo stile sfaccettato, in qualche modo a metà tra José Muñoz e un mangaka moderno. Insieme, creano la storia di Barbara Thorson, che inizialmente viene accolta, dal mercato USA, piuttosto tiepidamente.
Anche noi eravamo scettici: la storia ci piaceva moltissimo, ma nessuno dei due autori era particolarmente noto in Italia, e noi eravamo una Casa editrice nuovissima, quindi la possibilità che i lettori si fidassero di noi per comprare un libro che era una quantità incognita era praticamente zero. Firmammo il contratto e Caterina tradusse il libro.
La storia di Barbara, di come lei abbia in borsa il mitico martello Coveleski, destinato a sconfiggere i giganti quando attaccheranno la città, e dei traumi che sta subendo la bambina, contro i quali non esistono armi abbastanza potenti, uscì motivi di sperare che avesse successo.
Fu la nostra tiratura più bassa in assoluto: millecinquecento copie appena. Il contratto durava tre anni. Invitammo Ken a Lucca 2010, al nostro primo stand lucchese, insieme a Mike Allred e Scott Morse.
Fu accolto molto bene e si divertì moltissimo. Fu l’inizio di una bella amicizia che ci ha portati a riabbracciarci a Tokyo, dove Ken è andato a vivere, nel 2014, mentre ogni anno abbiamo visto Joe a San Diego, raccontandogli di volta in volta come il suo libro stesse lentamente facendo breccia nei cuori dei lettori italiani. Alla sua consueta timidezza nell’accogliere i complimenti, si univa un po’ di sano scetticismo: eravamo alle prime armi, il libro non era spettacolare, i numeri erano piccoli.
Alla scadenza del contratto, poiché a gestire i diritti erano direttamente gli autori, ci domandammo se lasciar cadere la licenza o rinnovarla (il che avrebbe comportato, come di consueto, il versamento di un nuovo anticipo). Notammo, analizzando le vendite nel primo triennio della nostra attività, una cosa molto interessante e piuttosto inconsueta: la tiratura si era praticamente esaurita, ma in modo uniforme nel tempo. Il libro aveva praticamente venduto cinquecento copie all’anno.
Normalmente un libro ha un picco iniziale di vendite e poi cala, assestandosi – quando va bene – su una quantità più o meno costante di vendite, oppure smettendo del tutto di vendere. Vedere un movimento costante nel tempo di copie ci fece sospettare che il libro avesse avuto un ottimo passaparola. Ci dicemmo che eravamo una Casa editrice meno piccola e sconosciuta di tre anni prima, e che valeva la pena riprovare. Avevamo appena cominciato a lavorare con Zerocalcare, che aveva detto in più occasioni che I Kill Giants era tra i suoi titoli preferiti in assoluto, così gli chiedemmo una sovraccoperta speciale per attirare l’attenzione sul titolo. Ristampammo tremila copie e le vendemmo in un anno. Poi ne stampammo altre tremila, e durarono un altro anno.
Nel 2018, con la scusa del film, sceneggiato sempre da Joe, e che in Italia usciva su Netflix, abbiamo fatto una nuova edizione, la Titan Edition, con contenuti extra, cartonata. Tremila copie uscite a settembre, e ora che è inizio gennaio stiamo per ordinare la ristampa. Ken è tornato a Lucca Comics & Games 2018 ed è stato trattato da star (l’abbraccio con Skottie Young, che non lo aveva mai incontrato e che ha un martello Coveleski tatuato sul braccio, è stato quasi commovente).
Oltre a essere in assoluto il titolo più longevo di BAO, ha un altro superpotere notevole: a un certo punto i giganti arrivano, ma ormai al lettore non importa più capire se si tratti della visualizzazione di un trauma interiore, o di un vero attacco fisico da parte di creature soprannaturali. Perché a quel punto al lettore importa ormai solo che Barbara stia bene. E il medium Fumetto non costringe a scegliere una realtà oppure un’altra. Il film, per quanto ben fatto e rispettoso della storia, in questo frangente deve operare una scelta, e per questo è emotivamente meno efficace.
Questo libro è stata la prima scelta veramente giusta che abbiamo fatto, e l’abbiamo fatta di pancia. Per questo sarà sempre caro al nostro cuore, e lo terremo in stampa finché lo vorrete scoprire e far scoprire.
Un commento su “Dieci anni, dieci libri – 2010”
Che belle queste “storie dietro le storie”!
E ormai anche leggere solo queste vostre chicche che, alla soglia dei quaranta, mi emoziona tanto!
Per sempre grato di avervi incontrato e di portarvi nel mio cuore
Un abbraccio da lettore, amico, estimatore inesauribile