Dieci anni, dieci libri – 2012
- 5 Marzo 2019
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Quest’anno, per festeggiare dieci anni di attività, BAO Publishing realizzerà una spilla al mese a ricordo di un titolo fondamentale per il proprio catalogo. La terza, dedicata al 2012, è di Un polpo alla gola. Ne esistono cinquecento pezzi, e viene spedita in omaggio – fino a esaurimento – con ogni ordine allo Shop Online BAO, fino al 31 marzo.
Una cosa che ci chiedono spessissimo è quando abbiamo capito che Zerocalcare avrebbe avuto un enorme successo. Ogni volta che la domanda ci viene posta, capiamo che l’interlocutore vorrebbe sentirsi rivelare un dettaglio che ci abbia avvertiti in anticipo del fatto che Michele era destinato a grandi cose. In realtà non è andata così.
Lo abbiamo conosciuto, presentato da Makkox, che ai tempi pubblicava con noi, nel novembre del 2011. Michele ci era stato subito simpatico, e si era detto disposto a fare un libro con BAO. Qualche settimana dopo ci aveva mandato la trama di quello che sarebbe diventato Un polpo alla gola, per tutti il suo secondo libro, ma per noi in realtà il primo, dato che fu il primo sul quale ci mettemmo a lavorare insieme.
Qualche mese prima che quel libro uscisse, ci fu proposto di fare un’edizione da libreria de La profezia dell’armadillo, perché sia Zerocalcare che Makkox faticavano ormai a gestire le richieste dell’edizione da loro autoprodotta. Così facemmo un secondo contratto e annunciammo il titolo ai librai. Ricordo benissimo che un cliente, in una Feltrinelli di Roma, chiese se quel libro fosse disponibile e il libraio lo trovò nel sistema informatico, anche se non era ancora uscito. Quindi inoltrò l’ordine. Un ordine spontaneo di una libreria è detto “di rifornimento”, ed è differente da quello iniziale che avviene all’uscita di un titolo, che è detto ordine “di impianto”. Era la prima volta che qualcuno ordinava un nostro libro prima che avessimo il tempo di farlo uscire. Quello fu il primo segnale che la gente lo stava già aspettando.
Quando Michele terminò Un polpo alla gola, avevamo deciso di stamparne settemila copie. Era un numero ragguardevole, per quella che era BAO ai tempi, per un autore italiano poco noto, e in generale per l’editoria libraria italiana. Due giorni prima di andare in stampa, controllando gli ordini di tutta Italia, portammo l’ordine di tiratura a dodicimila copie. Ci bastarono appena per un mese e mezzo.
Ricordo che, appena uscito il libro, Roberto Recchioni mi scrisse chiedendomi: “Quanto c’è di suo, in questo libro?” Lo chiamai e mi disse che stentava a credere che un autore così giovane e inesperto potesse costruire da solo una sceneggiatura così tesa, precisa ed efficace. Io gli dissi: “Non ho cambiato una virgola.”
E in effetti le virgole non le cambiamo mai, nei libri di Zerocalcare. Anche se ricordo che gli dissi che l’espressione “Mi hai mandata bevuta” non si sarebbe capita fuori Lazio e lui la tolse. Si vendicò mesi dopo, sul blog, riciclandola e sottolineando a un personaggio “Tu non puoi capire, sei fuorisede.”
Sono passati sette anni e Un polpo alla gola ha venduto oltre centodiecimila copie. Per molti di noi in BAO è ancora il libro preferito tra quelli di Michele. È stato, di sicuro, il libro che ha fatto capire anche agli scettici che sapevamo quello che facevamo. Il libro che ci ha costretti a crescere alla velocità del suo successo. Sono fiero di dire che non è mai andato “in rottura di stock”, cioè non è mai stato assente dagli scaffali di qualunque negozio lo richiedesse.
Il 2012 fu anche l’anno in cui lasciammo la nostra mansarda al quarto piano per prenderci tutto il secondo dello stabile dove abbiamo tutt’ora la sede. L’anno in cui capimmo che potevamo crescere, e che c’erano tantissime storie impreviste e necessarie da raccontare. L’esempio del libro di Michele ci insegnò da subito che perché avessero successo dovevano essere raccontate con assoluta onestà, e da allora è questa la bussola che ci guida in tutto ciò che pubblichiamo.