Ai confini più remoti dello stato, c’è un hotel. La maggior parte degli ospiti della struttura non è di passaggio, perché non ha più altri posti dove andare. In teoria si stanno nascondendo, ma la verità è che quell’hotel è la manifestazione fisica di un patto non scritto di autoesilio tra il Partito e alcune figure scomode che devono essere spazzate sotto al tappeto della società civile.
Non che la cosa sia ancora particolarmente importante, dato che gli sconvolgimenti climatici sempre più estremi da un lato e una guerra civile che è vietato chiamare pubblicamente così dall’altro stanno facendo finire il tempo per le lotte di potere. Daniel Cuello torna con un quarto romanzo grafico potentissimo, in cui c’è sempre meno spazio per la speranza, e il cinismo è l’unico surrogato possibile dell’ironia. Tra il Civil War di Alex Garland e Nessuno scrive al colonnello di Gabo Márquez, un racconto teso e dalla traiettoria inevitabile, che ci ricorda che la notte è sempre più buia prima dell’alba.
Edizione Variant con copertina alternativa, limitata a 1.000 esemplari numerati individualmente, che non sarà mai ristampata.