Autore simbolo della “nouvelle bande dessinée” francofona a cavallo tra i due secoli, insignito del Grand Prix al Festival di Angoulême nel 2007, Charles Berberian ha formato, con Philippe Dupuy, il duo artistico responsabile del Journal d’un album e delle serie Monsieur Jean ed Henriette. Da solo, ha pubblicato anche Sacha, Cinérama, Les Amants de Shamhat e una biografia di Charlotte Perriand.
Charles Berberian, uno dei massimi nomi della nouvelle bande dessinée francese, riflette sul proprio passato. Bloccato in casa all’inizio dei lockdown per la pandemia, ripensa alla propria infanzia a Beirut, in Libano, e ricorda l’infanzia e l’adolescenza, a ridosso di una guerra civile assurda e insensata, che costrinse la sua famiglia a emigrare per sempre in Francia. Racconta con dolcezza i luoghi che hanno segnato la sua crescita, e la perdita delle persone care, primo tra tutti il fratello maggiore Alain, e poco a poco svela la sovrapposizione tra la sua storia personale e la Storia con la S maiuscola, …
Charles Berberian, uno dei due geniali, amatissimi autori del pluripremiato Monsieur Jean, torna nelle librerie italiane con un volume ad altissima fedeltà fatto di storie legate al mondo della musica. Basta scorrere i titoli di parte del sommario per capire le atmosfere del volume: “Gli anni Ottanta: ritorno al futuro!”, “I piedi di Leonard Cohen”, “Phil Collins”, “Bowie in tournée con Ziggy”, “Mick esagera”, “Michael Jackson” e la geniale “Rivisitare il 1972”, nella quale nemmeno la macchina del tempo mette il narratore-protagonista al sicuro dalla dogana dei ricordi. Garbato, emozionante, divertentissimo, un volume da ascoltare ad alto volume.
