3 commenti su “I falsi miti dell’editoria digitale

  • Interessantissimo pezzo, as usual.
    Una cosa, però, mi ha incuriosito.
    “è importante che si sappia anche che le piattaforme che commercializzano le nostre edizioni digitali si tengono dal 40 al 55% del prezzo di vendita”

    Per esperienza personale (almeno, su Amazon) se (auto)pubblico qualcosa le royalties cambiano a seconda del prezzo. Sotto i 2 euro e 60, Amazon trattiene il 70% e dà all’autore il 30%, sopra quel prezzo è l’inverso. E sulle altre piattaforme le percentuali sono simili.

    Come mai invece c’è così tanta discrepanza? C’è qualche differenza di “modalità” tra chi si autopubblica e chi invece ha una casa editrice?

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  • Gli epub sono un delirio.
    Quando preparai la tesi di editoria elettronica illustrata (Febbraio 2009) era appena uscito l’aggiornamento a Indesign 5.5:
    Ebbi la geniale idea di fare una storia illustrata interattiva su un tablet Android perché (mannaggia alla mia lungimiranza da quattro soldi) avevo pensato che il formato ipad sarebbe andato in malora.
    Provai per un periodo con gli epub ma mollai la presa (all’epoca poi la conversione era ancora un delirio). Alla fine ci riuscii ma dovetti forzare i programmi.
    In compenso so che è uscito epub3 e se non erro l’ultimo indesign ha fatto qualche passo avanti.. avevo visto una dimostrazione a Firenze del Creative tour e semmai vi consiglio di dare un occhio al loro sito che forse vi spiegano qualcosa!

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